Descrizione
TOMOSINTESI O MAMMOGRAFIA
Immaginiamo di aprire la porta e di entrare in una stanza buia, lunga 5 metri e larga 3 metri, piena di mobili e soprammobili.
Immaginiamo adesso di rimanere sull’ingresso e di accendere una torcia proiettandola contro il muro in fondo alla stanza
Quella che vedremo rappresentato nel muro , sarà una immagine confusa, composta da tutte le ombre sovrapposte degli oggetti contenuti nella stanza .
Provare a riconoscere i singoli oggetti e ancora di più, capire quanto sono grandi e dove sono posizionati, guardando solo le ombre proiettate nel muro, sarà davvero un’impresa.
Bene, questa è la mammografia, ovvero un’ immagine in 2 dimensioni di tutte le strutture che il fascio di radiazioni incontra nel suo passaggio nella mammella .
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Adesso immaginiamo di dividere la stanza, in tante fette mettendo uno schermo bianco ogni 50 cm.
Quando accendiamo la torcia, vedremo proiettate nello schermo solo le ombre di ciò che è contenuto nel piccolo spazio tra noi e lo schermo e questo ci consentirà di riconoscere meglio ogni oggetto perché abbiamo eliminato tutti gli altri che invece sono posizionati prima della torcia o dopo lo schermo .
Questa è la tomosintesi, ovvero un’ immagine in 3 dimensioni costituita da tantissime fette (circa 150 per ogni mammella ) che possono essere analizzate una per volta, esaminando tutto ciò che è contenuto in pochi millimetri di parenchima mammario.
Chiarita questa differenza, è molto semplice comprendere come la tomosintesi comporti sempre un vantaggio diagnostico, che diventa irrinunciabile quando le mammelle sono dense, ovvero quando contengono tante strutture ghiandolari che si sovrappongono e….. per tornare alla metafora di prima quando la stanza è piena di mobili !
In conclusione la tomosintesi è una metodica che produce immagini 3D molto più’ nitide e ad alta risoluzione, indipendentemente dalle dimensioni della mammella, con individuazione del 65% in più di tumori invasivi rispetto alla sola modalità 2D (mammografia).